martedì 20 novembre 2012

Dritti e Diritti

Buongiorno, oggi 20 novembre 2012 è la Giornata Mondiale per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Varese ha promosso la giornata con una Marcia dei Diritti, dove i bambini delle scuole della città hanno partecipato. Un fiume colorato e chiassoso di bambini che cantavano e rallegravano le vie del centro.
Hanno raggiunto i giardini di Villa Recalcati per festeggiare tutti insieme con una bella cioccolata calda.

Decine di lavoretti fatti con materiale riciclato, per rappresentare una città  fatta dai bambini per i bambini, ornavano i giardini del parco del Comune. Anche la scuola della mia Margherita, la Carducci di Casbeno, ha partecipato attivamente con due bei progetti.
Mi sono successe nel mentre due cose curiose:
1) circa il 30 % dei bambini di Varese mi conoscono e mi additano come la signora della gita;
2) una signora anziana mi si avvicina, mi chiede cosa sia questa manifestazione, e dopo la mia spiegazione mi chiede se deve dare un'offerta. Al mio no c'è quasi rimasta male.

Mi piace ricordare in questa giornata, i diritti naturali di bimbe e bimbe, così espressi da Gianfranco Zavalloni, nel suo libro La Pedagogia della Lumaca:


IL MANIFESTO DEI DIRITTI NATURALI DI BIMBI E BIMBE
1. IL DIRITTO ALL'OZIO
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2IL DIRITTO A SPORCARSI
a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti
3IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori 
riconoscere i profumi offerti dalla natura
4IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltatore e poter prendere la parola interloquire e dialogare
5IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco
6IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8IL DIRITTO AL SELVAGGIO
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua
10IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.


Se volete sapere come si può costruire un modello di scuola lenta e non violenta, vi suggerisco di leggere La Pedagogia della Lumaca. Un testo che ci ricorda come possa essere facile, gratificante e utile rallentare le nostre attività. Guardare le nuvole passare nel cielo per imparare a sognare.
Rallentare per trovare i nostri ritmi, per semplificare le nostre vite, e poter godere delle cose semplici come ridere, sporcarsi con la terra e passeggiare all'area aperta con i nostri figli, perchè la prima scuola di vita è la famiglia.
Un grazie a Gianfranco che ci ha lasciato un insegnamento per noi e per il nostro futuro.

Gianfranco Zavalloni
La pedagogia della lumaca
Editrice Missionaria Italiana
12,00 euro

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